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Alla Nazioni Unite sarà esposto per la prima volta il Cantico delle Creature di San Francesco

L’originale del Cantico delle Creature, la più antica copia della Regola dell’ordine francescano, la biografia del santo scritta da Tommaso da Celano fuori dall’Italia per la prima volta dopo settecento anni. L’esibizione dei documenti precederà la visita del pontefice negli Usa, prevista per settembre 2015.
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San Francesco d'Assisi.
San Francesco d'Assisi.

Per la prima volta in settecento anni lo scritto originale del Cantico delle Creature di San Francesco, la più antica copia della regola dell’Ordine Francescano ed altri importantissimi documenti legati alla vita ed alle opere del poverello di Assisi saranno esposti fuori dall’Italia. Le opere saranno esibite, infatti, in una mostra nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York. “Frate Francesco: tracce, parole, immagini” è il titolo di questo evento unico nel suo genere, in cui saranno raccolti diciannove manoscritti dal valore inestimabile, risalenti al 1200 ed al 1300, prestati all’Onu dai frati del convento di Assisi.  La mostra sarà visitabile dal 2 dicembre al 14 dicembre presso la Brooklyn Borough Hall.  Saranno esibiti anche frammenti della biografia di San Francesco scritta dal suo contemporaneo Tommaso da Celano e diverse bolle papali in cui si fa riferimento a Francesco ed al suo neonato ordine religioso. Il documento più antico è datato 1220.

I manoscritti sono arrivati a New York per via aerea nelle scorse ore. Ad accoglierli, l’arcivescovo di New York, il cardinale Timothy Dolan, che ha accolto il personale che accompagnava i volumi parlando in italiano, raccontando di aver pregato affinché “New York possa diventare la nuova Assisi.” L’arcivescovo Bernardito Auza, nunzio vaticano presso le Nazioni Unite ha detto che è valsa la pena mettere su il difficile e costoso processo per portare a New York i documenti poiché “i valori praticati ed insegnati da San Francesco sono gli stessi valori fondamentali delle Nazioni Unite: la pace, lo sviluppo armonioso dei popoli uniti in fratellanza e l’amore per la natura. Senza questi valori, abbiamo guerre, conflitti, ingiustizie ed ogni forma di schiavitù, crisi ambientali e disastri.”

La mostra dovrebbe rappresentare una sorta di “apripista vaticano” alla visita di papa Francesco alle Nazioni Unite, prevista per settembre 2015. Il pontefice, che porta lo stesso nome del santo a cui la mostra è dedicata, in quel periodo sarà a Philadelphia per prendere parte all’ottavo incontro mondiale delle famiglie e la Santa Sede sta lavorando per allargare la sua visita negli Usa, facendogli toccare non solo il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, ma anche la Casa Bianca a Washington, per un incontro ufficiale con il presidente Barack Obama. Tra l’altro, per una fortunata coincidenza, l’incontro delle famiglie si svolgerà nello stesso periodo di una sessione delle Nazioni Unite, per cui è possibile che il Papa possa parlare davanti all’Assemblea Generale dell’organizzazione internazionale.

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