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Alice, la bimba malata di leucemia: “I medici dicono che non è curabile, ma non deve morire”

Il disperato e amorevole appello della mamma della bimba sarda affetta da una rarissima forma di leucemia, la cui storia ricorda in qualche modo quella di Charlie Gard: “Mia figlia è una guerriera. Affronta tutto con serenità. Nessuno direbbe che è malata. Aiutateci”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Non ci hanno dato speranze e stiamo chiedendo aiuto in Italia e all'estero. Il traguardo è trovare una cura per lei, aiutateci. Mia figlia non deve morire. Alice non deve morire”. Lo ribadisce Valentina, mamma di Alice, una bellissima bambina di quasi due anni, che vive a Cuglieri (Oristano) con i suoi genitori e con il suo fratellino Alessio. La piccola, appena prima di compiere un anno, si è ammalata di una forma piuttosto rara di leucemia. Sottoposta a vari cicli di chemioterapia e a trapianto aploidentico di midollo lo scorso gennaio, si è ammalata di nuovo. I centri che hanno visitato Alice, non hanno dato speranze ai suoi genitori, ma loro non si vogliono arrendere. Valentina assicura a Today che "è una bambina iperattiva, sta bene. Ora le stanno ricrescendo i capelli e nessuno direbbe, vedendola oggi, che ha la malattia".

Ci siamo trovati ad affrontare una prova molto grande. Mai avremmo pensato che una piccola creatura di 11 mesi potesse sopportare una prova così difficile. Il 19 agosto inizia il nostro viaggio… in quel periodo il suo accrescimento non è nella norma, Alice viene sottoposta a un prelievo e, dopo un’ora circa, la chiamata dal laboratorio analisi: devo recarmi immediatamente all'ospedale con Alice perché i valori dell’emocromo sono molto bassi (3.4 di emoglobina e 11.000 piastrine).

Devono intervenire subito. E' molto urgente. L'ambulanza ci trasferisce all'ospedale pediatrico Microcitemico di Cagliari per una trasfusione immediata di sangue e piastrine. Seguono controlli più accurati e il prelievo di midollo.

Alice è affetta da leucemia mieloide acuta M07 e, oltretutto, presenta una traslocazione che indicava la necessità di trapianto. Inizia l'inferno, mille paure e mille pensieri negativi mi attraversano. Poi il suo primo ciclo di chemio e la paura ci incatena“

Alice come Charlie Gard

Mamma Valentina assicura che la sua figlioletta è “una guerriera, affronta tutto con serenità e sempre con il sorriso. Mi sento relativamente serena, ho fiducia, i suoi occhi mi parlano, dicono che ce la faremo”. Tuttavia i medici le hanno fatto capire come ci siano ben poche speranze di salvezza. E in un certo qual modo la sua storia ricorda da vicino – pur con tante differenze – quella del piccolo Charlie Gard, il bambino inglese di undici mesi affetto da una rara, grave e secondo i più incurabile malattia genetica. "Stiamo parlando di bambini – dice la madre di Alice – e hanno sempre il diritto a vivere. Ecco perché il nostro traguardo è trovare una cura. Abbiamo contattato altri centri, molti anche all'estero, ma quelli che ci hanno risposto non ci hanno dato speranze. Condividiamo la nostra dolorosa esperienza perché non siamo ancora pronti a perdere la speranza. Alice è una bambina forte e, ad oggi, nonostante il persistere resistente della malattia, si trova in buonissime condizioni di salute generali. Alla luce soprattutto di questo, pur essendo consapevoli della gravità del quadro clinico, vogliamo urlare a tutti che non siamo pronti a mollare".

Come aiutare Alice

I genitori hanno creato "Un ponte per Alice", una pagina Facebook con la quale poter raggiungere ospedali, cliniche, medici e centri specializzati che possano ridare la speranza alla piccola e alla loro famiglia. "Invitiamo tutti coloro che abbiano un contatto utile alla causa a segnalarcelo attraverso la pagina", scrivono i genitori della bimba, che gestiscono il profilo sul social network. "Più siamo, più possibilità abbiamo. Perché Alice non deve morire".

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