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Alfano: “Nuove leggi per punire accattonaggio e carità molesta”

Il Ministro dell’interno annuncia: “Norme più severe contro comportamenti come l’accattonaggio e la carità molesta”.
A cura di Antonio Palma
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Guerra all'accattonaggio e alla carità "molesta", sono le nuove parole d'ordine del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che proprio oggi ha annunciato una nuova stretta contro i mendicanti. Al termine della riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica svolto in Prefettura a Roma, il numero uno del Viminale infatti ha annunciato che nei prossimi giorni avrà un appuntamento con il presidente dell'associazione dei comuni per dare più poteri ai sindaci anche in tema di accattonaggio e carità molesta nelle rispettive città. Entrambi i fenomeni "sono pronti per entrare nella sfera della punibilità" ha sottolineato infatti il Ministro dell'interno al termine dell'incontro con il sindaco di Roma, Ignazio Marino, con il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e con il questore Nicolò D'Angelo. Del resto, ha ricordato Alfano, "dopo l'intervento della Consulta è necessario delimitare i poteri d'ordinanza dei sindaci e varare norme più severe contro comportamenti come l'accattonaggio e la carità molesta" e bisogna dare "più poteri ai sindaci per difendere i centri storici e i monumenti delle nostre città".

Incontro con l'Anci

"Dopodomani incontrerò il presidente dell'Anci, Piero Fassino, per fare insieme una legge contro il degrado urbano e sulla sicurezza della città" ha annunciato i Ministro dell'Interno, spiegando: "Vogliamo dotare le forze dell'ordine di una normativa più severa contro il degrado dei centri storici come accade con l'accattonaggio molesto". Per quanto riguarda la sicurezza in generale, un occhio particolare è riservato a Roma dove nei prossimi giorni "arriveranno i 500 militari in più che verranno impiegati nella vigilanza fissa degli obiettivi sensibili, in sostituzione delle forze di polizia, in modo da riequilibrare la presenza delle forze dell'ordine tra il centro e la periferia". "Roma è più sicura di tante altri capitali europee come Bruxelles, Berlino, Vienna. La città è esposta più di ogni altra sul fronte dell'ordine pubblico. Ci sono state duemila manifestazioni in due anni e i romani sono stanchi: le tensioni nazionali trovano il punto di sfogo nella Capitale, ecco perché abbiamo deciso che il Comitato provinciale per la sicurezza si riunirà una volta al mese" ha concluso Alfano.

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