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Alessandro Cecchi Paone si candida a sindaco di Napoli

“L’ultima parola spetterà a Berlusconi ma io sono pronto” ha dichiarato Alessandro Cecchi Paone che potrebbe essere il prossimo candidato di Forza Italia alla guida della città di Napoli.
A cura di Fabio Giuffrida
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Alessandro Cecchi Paone potrebbe essere il nuovo sindaco della città di Napoli. Al momento si tratta soltanto di una "proposta" ma chissà che non possa concretizzarsi. Tra l'altro, proprio questa sera a "Striscia la notizia" l'ex pubblico ministero e attuale sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, condannato in primo grado ad un anno e tre mesi per abuso d'ufficio poiché avrebbe acquisito i tabulati delle utenze di alcuni parlamentari mentre da pm coordinava l'inchiesta "Why not", ha dichiarato che non si dimetterà: "Potrebbero sospendermi ma non mi dimetto perché i napoletani che mi hanno eletto tre anni fa sanno che sono una persona per bene che ha avuto il coraggio di mettersi contro i poteri forti, anzi, contro i poteri criminali". Poi è arrivato l'attacco alla magistratura: "Questi magistrati hanno fatto una sentenza incredibile, piena di violazioni di legge, surreale". E mentre montano le polemiche, Alessandro Cecchi Paone si è offerto come candidato a sindaco della città di Napoli.

Cecchi Paone: "L'ultima parola spetta a Berlusconi"

Alla domanda se Alessandro Cecchi Paone voglia diventare il prossimo sindaco di Napoli, il giornalista ha replicato: "L'ultima parola spetterà a Berlusconi ma io sono pronto". "Il mio impegno profondo in campo universitario, scientifico e sportivo sta ottenendo riconoscimenti positivi. Molti esponenti della città riconoscono il mio lavoro per Napoli e per la Campania. Per adesso prendo questa ipotesi come riconoscimento per il mio lavoro" ha concluso. Nel corso delle ultime elezioni europee, Paone aveva raccolto oltre 16 mila voti nella circoscrizione "Italia del Sud e Isole". Su De Magistris, infine, ha dichiarato: "C'è una chiara contraddizione nel suo comportamento. Lui che si è candidato come espressione di quella magistratura che voleva correggere la politica, diventa oggi, lui stesso nemico della stessa magistratura. Deve dimettersi per coerenza senza attendere il provvedimento del Prefetto".

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