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Al via Biennale Teatro 2016, a Venezia i maestri del teatro internazionale

Inizia oggi e si concluderà il 14 luglio la 44ma edizione di Biennale Teatro: 10 spettacoli, 18 conversazioni con i maestri, 17 workshop e 4 compagnie in residenza che nella visione del direttore Àlex Rigola trasformeranno Venezia in un “college internazionale delle arti”.
A cura di Redazione Cultura
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Ca’ Giustinian sede della Biennale di Venezia
Ca’ Giustinian sede della Biennale di Venezia

Inizia oggi e si concluderà il 14 luglio la 44ma edizione di Biennale Teatro che anche quest’anno, in linea con le ultime edizioni dirette da Àlex Rigola, prevede l’interazione con il College di Biennale e cioè una scuola in cui i maestri ospiti al festival tengono workshop e incontri con gli attori. Parallelamente ai 10 spettacoli ospitati, infatti, si svolgeranno 17 laboratori, di cui 9 avranno un esito aperto al pubblico, al pari delle residenze di 4 compagnie che apriranno il loro percorso agli spettatori e 18, infine, gli incontri in programma con tutti gli artisti partecipanti al Festival.

Tra gli artisti presenti in laguna quest’anno Oskaras Koršunovas che firma una versione “grado zero”, e cioè depurata di ogni dettaglio scenico, de “Il gabbiano” di Cechov e Jan Klata, regista e drammaturgo dello Stary Teatr di Cracovia, il famoso teatro di Kantor, Grotowski, Wajda e Lupa, che arriva per la prima volta in Italia con il suo ultimo spettacolo, “Re Lear”.

Torna a Venezia dopo l'esordio alla Biennale dello scorso anno Christiane Jathay che presenta “E se andassero a Mosca?” spettacolo in cui trasporta un altro testo di Cechov, “Tre sorelle”, nel Brasile di oggi intrecciando la prospettiva teatrale con quella cinematografica. Mentre il catalano Roger Bernat insieme all'artista olandese Yan Duyvendak porta al festival “Please, continue (Hamlet)”. Un altro ritorno è quello del belga Fabrice Murgia che riallestisce “Le chagrin d'ogre” lo spettacolo che lo rivelò venticinquenne sulla scena europea.

Il Leone d'oro alla carriera per il Teatro è stato assegnato al regista inglese Declan Donnellan secondo la seguente motivazione: "Per la sua profonda fiducia nel testo. Per la sua capacità di avvicinare i testi classici al pubblico contemporaneo conservando intatta la capacità di lettura" (qui la motivazione integrale), mentre Il Leone d'Argento andrà a Valeria Raimondi ed Enrico Castellanidi di Babilonia Teatri che per l’occasione riportano in scena “Pinocchio” dove protagonisti sono tre Pinocchi contemporanei, ovvero i non-attori dell'Associazione "Gli amici di Luca". C’è poi Pascal Rambert con Clôture de l’amour e Romeo Castellucci con “Ethica (Natura e origine della mente)”, primo di un ciclo di cinque azioni sceniche ispirate all'opera spinoziana. Anne Bogart, invece, ripropone a distanza di alcuni anni il suo “Bob”, un affettuoso omaggio a Robert Wilson. Infine, c’è grande attesa per la compagnia il Baro d'Evel Cirk che con lo spettacolo “Bestias” porteranno al festival attraverso il linguaggio proprio del Circo una tribù immaginaria di danzatori, acrobati, attori, ma anche cavalli, pappagalli e un corvo.

Ma oltre agli spettacoli in cartellone sono presenti da oggi a Venezia quattro compagnie in residenza (Toni Servillo con Teatri Uniti, i Motus, Angelica Liddell e i Babilonia) che presenteranno al pubblico l'esito del loro lavoro.

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