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Al Teatro di San Carlo di Napoli si festeggiano gli 80 anni di Carla Fracci

Stasera e domani al Teatro di San Carlo di Napoli Carla Fracci torna in scena nel gala in suo onore “La Musa della Danza. Auguri Carla!” ideato da Giuseppe Picone e Beppe Menegatti.
A cura di Massimiliano Craus
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Carla Fracci e Giuseppe Picone, ph. Francesco Squeglia
Carla Fracci e Giuseppe Picone, ph. Francesco Squeglia

Siamo giunti al gran giorno atteso dallo scorso agosto quando l'etoile Carla Fracci ha compiuto ottant'anni in assoluta riservatezza. Stasera e domani, invece, si accenderanno nuovamente le luci sul palco, nel teatro che l'ha vista spesso protagonista in passato e che l'ha voluta omaggiare e ringraziare ancora una volta. Il Teatro di San Carlo di Napoli è stato l'unico a festeggiare insieme alla grande danzatrice il suo compleanno, superando ampiamente in stile i colleghi scaligeri e concittadini dell'etoile con un doppio programma pensato per valorizzare il grande repertorio ottocentesco della Fracci e promuovere, al contempo, le nuove leve del giovane corpo di ballo sancarliano diretto da Giuseppe Picone, peraltro al debutto nelle vesti di direttore della compagnia. Non mancano le occasioni in questa due-giorni, dunque, per correre al Massimo partenopeo e spegnere tutti insieme idealmente le ottanta candeline della musa della danza italiana.

"La Musa della Danza. Auguri Carla!", atto primo

Carla Fracci, ph. Francesco Squeglia
Carla Fracci, ph. Francesco Squeglia

Giuseppe Picone e Beppe Menegatti hanno studiato a tavolino il programma delle due serate di gala per creare l'atmosfera migliore, vestendo su misura romantica la prima parte e guardando al futuro prossimo e remoto nella seconda, con coreografie senz'altro più audaci di un repertorio tutto da scoprire. "Le spectre de la rose" di Mikail Fokine sarà interpretato da due pedine ormai fisse dell'ensemble diretto da poche settimane da Giuseppe Picone, ovvero da Candida Sorrentino e Salvatore Manzo mentre ne "La Bella Addormentata" ritroviamo una delle coppie più giovani della compagnia, entrambi diplomati alla Scuola di Ballo di casa, Luisa Ieluzzi e Stani Capissi. Il primo balletto del repertorio romantico di Filippo Taglioni del 1832, "La Sylphide", sarà invece appannaggio di Sara Sancamillo e Carlo De Martino nel complesso compito di riportare in scena un titolo assai caro all'etoile Carla Fracci. L'Adagio della Rosa tratto dalla "Bella Addormentata" di Charles Jude, peraltro coreografo ospite nel prossimo "Lo Schiaccianoci" natalizio in cartellone al Teatro di San Carlo, sarà proposto dalla bellissima Claudia D'Antonio, supportata da Ertu Gjoni, Gianluca Nunziata, Marco D'Andrea, Massimo Sorrentino, Natalia Mele e Fabio Gison. Non mancheranno ospiti di fama mondiale quali Tyler Peck e Robert Fairchild, segno dei primi movimenti internazionali del neo-direttore Giuseppe Picone, nel balanchiniano "Stars and stripes" né poteva mancare l'ultimo titolo del repertorio ottocentesco "Raymonda", con il pas de deux del terzo atto di Marius Petipa interpretato da Anna Chiara Amirante ed Alessandro Staiano, apparso sulle cronache internazionali per la sua presenza al "Roberto Bolle & Friends" di queste ultime settimane.

"La Musa della Danza. Auguri Carla!", atto secondo

Carla Fracci, ph. Francesco Squeglia
Carla Fracci, ph. Francesco Squeglia

Sono onorato di aver riportato a Napoli l'etoile Carla Fracci, soprattutto per quanto ha fatto in passato con me e con la nostra città. E' un'icona della danza italiana nel mondo, ha calcato i più grandi palcoscenici interpretando i titoli più amati dal pubblico. Cosa si potrebbe fare diversamente se non invitarla a salire sul nostro palcoscenico e renderle omaggio per gli ottant'anni e per la sua incredibile fama? Sarà uno spettacolo nello spettacolo, non poteva che esserci migliore debutto per me.

Parole ricchissime  di stima ed affetto di Giuseppe Picone, immortalate dalle fotografie di Francesco Squeglia e da attestati d'amore che risalgono a quasi trent'anni fa quando Beppe Menegatti lo scelse dodicenne per interpretare il giovane Nijinslij proprio al Teatro di San Carlo. Ma corsi e ricorsi storici a parte, qui il neo-direttore sancarliano davvero debutterà alla grande, quasi con l'aureola della Fracci sul capo a dargli supporto artistico e morale in una beneaugurante apertura di stagione con il nuovo incarico battezzato dal suo e nostro mito vivente della danza italiana. Ed un abbraccio affettuoso non poteva che essere un cammeo in apertura della seconda parte del gala, intitolato "Domani futuro di giovinezza", coreografato a quattro mani proprio da Picone e da Beppe Menegatti in un excursus nel repertorio contemporaneo di questa nuova storia della danza. "Loop" del ballerino e coreografo sancarliano Edmondo Tucci sarà interpretato da lui stesso in coppia con Claudia D'Antonio seguito da "Narciso" di Maria Grazia Garofoli, già direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Arena di Verona, portato in scena dal suo pupillo Giuseppe Picone e Luisa Ieluzzi prima di vedere l'anticipazione coreografica di Gianluca Schiavoni in "Black stone", prossimamente ospite al Teatro di San Carlo con "Alice in Wonderland", interpretato da Anna Chiara Amirante ed Alessandro Staiano. A seguire Michele Merola ha donato "Quiet noise" ad Alessandra Veronetti mentre un altro coreografo tanto caro ai tempi viennesi di Giuseppe Picone, Renato Zanella, ha fatto lo stesso con "Leichtes blut alles Walzer" in un estratto per Stani Capissi, Ertu Gjoni e Danilo Notaro già interpretato su questo palco proprio dal neo-direttore napoletano. Infine la star britannica Christopher Wheeldon, coreografo dei maggiori ensemble del mondo, entra nel repertorio del Lirico con "Mercurial Manoeuvres" per Tyler Peck e Robert Fairchild, i veri fuoriclasse del gala. In chiusura Giuseppe Picone torna in regia ed in scena con i suoi "Carmina Burana" per sé e per il suo corpo di ballo in una chiusura d'effetto, proprio quello che ci voleva per salutare degnamente la Fracci in una due-giorni che si promette indimenticabile.

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