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Al concerto di Papa Francesco ai posti d’onore siederanno poveri e migranti

Papa Francesco ha deciso che poveri, migranti e senzatetto occuperanno le poltrone solitamente destinate alle istituzioni.
A cura di Susanna Picone
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Papa Francesco ha deciso di riservare i posti d'onore di un concerto che avrà luogo in Vaticano agli “ultimi”, cioè ai poveri, ai migranti e ai senzatetto. Persone che vivono condizioni di disagio e che questa volta, con Papa Francesco, occuperanno quelle poltrone in prima fila che solitamente vengono riservate a capi di Stato e rappresentanti di istituzioni. Così Bergoglio cambia ancora una volta le regole nel suo Pontificato. Il concerto, intitolato “Con i poveri e per i poveri”, avverrà giovedì 14 maggio alle ore 18 nell'Aula Paolo VI. A esibirsi, guidati dal maestro Daniel Oren, saranno l'Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” e il coro della diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina. Lo faranno per sostenere le opere di carità del Pontefice. I biglietti d'ingresso saranno gratuiti, ma a tutti i presenti, sarà data la possibilità di contribuire con offerte volontarie che saranno interamente devolute all'elemosineria. I bisognosi, protagonisti dell’evento, saranno chiamati attraverso associazioni di carità e di volontariato che operano in loro aiuto e collaborano alla realizzazione del concerto del Papa. Accanto ai senzatetto ci saranno famiglie, anziani e giovani di tutte le parrocchie romane, in particolare coloro che nelle periferie della città vivono situazioni di disagio materiale e spirituale.

L’attenzione di Papa Francesco per i poveri – Non è la prima volta che Papa Francesco pensa ai più sfortunati riservando loro degli inviti speciali. Il pontefice ha più volte dimostrato, ad esempio scegliendo Lampedusa come meta del suo primo viaggio da papa, di rivolgere il suo pensiero ai migranti. Lo stesso ha fatto con i senzatetto, recentemente invitati anche a visitare la cappella Sistina, e che, grazie a Bergoglio, da qualche tempo hanno la possibilità di usare docce in Vaticano e non solo. Ai clochard Papa Francesco ha “regalato”, ad esempio, anche un barbiere.

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