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Airbus GermanWings: perché nessuno è riuscito a intervenire nella cabina di pilotaggio

È stato il sistema che isola la cabina di pilotaggio da eventuali dirottatori a impedire ad assistenti di volo e pilota di accedere e salvare 150 vite.
A cura di Davide Falcioni
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La data "zero" è quella dell'11 settembre 2001: 19 uomini legati ad Al Qaeda provocarono la strage delle Torri Gemelle, dirottando un volo United Airlines e due American Airlines (uno dei quali sul Pentagono) con una facilità dagli esperti giudicata disarmante. L'attentato sconvolse il mondo intero, cambiò gli assetti geopolitici e gettò pesanti ombre sui sistemi di sicurezza aerei in tutto il mondo. Oltre alle procedure di controllo "a terra" i governi migliorarono i sistemi di "isolamento" del cockpit, ovvero la cabina di pilotaggio in cui operano i due piloti. Le porte di ingresso nella cabina vennero blindate per poter sopportare anche l'esplosione di una granata e ai piloti venne affidato il controllo pressoché totale delle aperture. La comprensione delle modalità di ingresso nella cabina di pilotaggio è fondamentale per capire come sia stato possibile che uno dei due copiloti dell'Airbus A320 che si è schiantato sulle Alpi Francesi non sia riuscito a tornare al suo posto, malgrado le richieste continue al capitano Andreas Lubitz che – stando a quanto dichiarato dagli inquirenti di Marsiglia – intanto aveva iniziato a far precipitare il velivolo.

La gestione della porta (blindata) della cabina di pilotaggio

Le modalità di gestione della porta di ingresso nel cockpit sono tre: "Normal", "Locked" e "Unlocked". All'esterno della cabina di pilotaggio è presente un touchpad che consente agli assistenti di volo di entrare qualora sospettassero che all'interno i piloti non fossero in grado di governare l'aereo, ad esempio perché svenuti o vittime di un "colpo di sonno". Tutto ciò considerando che, come spiega una fonte qualificata a Fanpage, i velivoli moderni hanno nella quasi totalità dei casi la facoltà di decollare, volare ed atterrare in sicurezza solo impostando un computer di bordo.

Nella modalità "Normal", quella utilizzata abitualmente, la porta è bloccata: l'assistente di volo può accedere solo se – dopo aver chiamato i piloti – non ottiene nessuna risposta. In questo caso viene inserito un codice segreto che, dopo 30 secondi, sblocca automaticamente la porta e consente a hostess o steward di entrare e intervenire, ad esempio svegliando i piloti se si sono fortuitamente addormentati.

Così è stata bloccata la porta della cabina

La modalità "unlocked" viene inserita da uno dei due comandanti per consentire all'altro di rientrare velocemente, ad esempio dopo essersi assentato per andare alla toilette. Il comando che avrebbe azionato Andreas Lubitz, il pilota del volo Germanwings, è tuttavia il terzo, "Locked". Si tratta di un meccanismo di bloccaggio che ignora il codice di ingresso digitato all'esterno sul touchpad, bloccando la porta per 5 minuti, ripetibili più e più volte. Come è facile intuire si tratta di un sistema di massima sicurezza che consente ai piloti di "isolarsi" nel cockpit qualora all'esterno ci fossero possibili dirottatori. Questi ultimi non avrebbero modo di accedere in cabina, neppure estorcendo con la forza il codice di ingresso agli assistenti di volo.

Quante persone devono essere presenti nella cabina di pilotaggio

Un'altra questione ampiamente dibattuta in queste ore riguarda il numero di persone che obbligatoriamente devono essere presenti nella cabina di pilotaggio. L'assistente di volo statunitense Heather Poole ha spiegato su twitter: "Negli Stati Uniti un assistente di volo entra nella cabina di pilotaggio ogni volta che uno dei due piloti si assenta. Non so se sia così anche negli altri Paesi".

La risposta è no. La Luftfahrt Bundesamt, autorità di volo tedesca, non impone la presenza di due persone nel cockpit ma consente a uno dei due piloti di abbandonare la postazione solo "per il tempo minimo necessario". Questo protocollo viene adottato da Germanwings, ma non in assoluto da tutte le compagnie aeree: molte di esse applicano un regolamento interno che impone due persone nella cabina di pilotaggio. Forse se la presenza di almeno due persone nella cabina fosse stata obbligatoria oggi non racconteremmo questa incredibile strage.

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