Agrigento: uccise fidanzata con due colpi di pistola all’inguine, condannato a 17 anni

Diciassette anni di reclusione, è questa la pena inflitta dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento ad Angelo Azzarello, 26enne piccolo imprenditore di Palma di Montechiaro accusato dell'omicidio della fidanzata, la 22enne di origine romena Alina Condurache. Una pena più severa di un anno rispetto a quella chiesta dal pubblico ministero Andrea Maggioni al termine della requisitoria in Aula. Il delitto contestato risale al 3 dicembre del 2014 quando la ragazza fu colpita con due colpi di pistola all'inguine e all'addome nell’azienda agricola della famiglia Azzarello in contrada Cipolla, a Palma di Montechiaro, nell'Agrigentino. La ragazza soccorsa morì durante il trasporto in ospedale.

Dopo alcune ore di interrogatori tra parenti e amici dei due, gli inquirenti posero immediatamente in stato di fermo il fidanzato della giovane, Angelo Azzarello, allora 24enne. Secondo la ricostruzione dei magistrati, l'uomo era geloso, così quando la ragazza con la quale era fidanzato da pochi mesi gli espresse la volontà di lasciarlo sarebbe scattata una violenta lite culminata poi nell'omicidio. Messo di fronte alle prove dagli inquirenti, Angelo Azzarello un anno e mezzo fa confessò il delitto indicando anche il posto esatto dove era stata nascosta la pistola, una calibro 7,62 di fabbricazione serba, tranne poi fare una parziale marcia indietro. Dopo un periodo in carcere, Azzarello è stato sottoposto ai domiciliari dove ha atteso la sentenza, emanata mercoledì pomeriggio, dopo una camera di consiglio di quasi cinque ore, dal Gup di Agrigento Alessandra Vella nel processo con rito abbreviato.