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Africa, è nata una nuova nazione: il Sudan del Sud

Diffusi i dati del referendum che si è svolto a metà gennaio nel Sudan del Sud e con il quale i cittadini della regione meridionale sudanese hanno deciso di secedere dal resto del Sudan e dichiarare l’indipendenza della nazione. Già arrivato il riconoscimento da parte degli Stati Uniti.
A cura di Cristian Basile
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SUDANScissione

Il continente africano continua ad essere interessato da gravi tensioni politiche, scontri armati, violazioni diffuse dei diritti umani e instabilità politica in diverse aree che sfociano molto spesso in guerre civili sanguinose. Una delle situazioni più difficili è quella che si consuma in Sudan, il paese africano più esteso e con la più grave e complessa emergenza umanitaria attualmente in corso nel mondo, soprattutto nella regione del Darfur, teatro di un feroce conflitto che vede contrapposte la locale maggioranza nera della popolazione, composta da tribù sedentarie, e la minoranza nomade originaria della penisola arabica, che costituisce maggioranza nel resto del Sudan.

Dal 9 luglio il Sudan sarà diviso in due nazioni, Sudan del Nord e Sudan del Sud infatti i dati definitivi del referendum sulla secessione del Sudan meridionale dal resto del Paese africano hanno infatti confermato il trionfo dei sì all'indipendenza, con il 98,83 per cento dei voti. Ad annunciarlo è stato il presidente della Commissione Elettorale Centrale sudanese, Mohammed Ibrahim Jalil. Si tratta di un dato del tutto identico a quello già reso noto dalla Commissione  organizzatrice della consultazione al Sud, che il 23 gennaio aveva indicato la percentuale dei voti favorevoli appunto nel 98,8 per cento del totale tanto che il presidente Al Bashir aveva già dichiarato, prima che uscissero i risultati, che avrebbe accettato la secessione.

Il Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si è congratulata con le autorità sudanesi per il referendum nel Sudan del Sud che apre la via alla nascita di un nuovo stato in Africa, ma il riconoscimento da parte degli Stati Uniti sembra essere l'unica nota positiva: infatti, come per tutti i paesi africani, sono già molti i problemi che la neonata nazione dovrà affrontare: per iniziare Nord e Sud dovranno mettersi d'accordo sui confini e su come divideranno i proventi petroliferi delle zone di confine.

Inoltre più di 140.000 cittadini del sud che vivevano al nord sono tornati nella loro patria, molti per fuggire dalle possibili rappresaglie che potrebbero scatenarsi. Giornalmente più di 2.000 persone arrivano nel Sudan del Sud senza sapere dove stabilirsi e diventando rifiugiati, che per adesso occupano gli stadi e i dintorni del porto. Ci sono già la Corea del Sud e la Corea del nord, il Vietnam del sud ed il Vietnam del nord,  ora ci saranno anche il Sudan del sud e il Sudan del Nord, nell'ennesima divisione che difficilmente porterà cambiamenti positivi per la popolazione.

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