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Afghanistan, la nuova strategia di Trump: “Più uomini fino alla vittoria finale”

Il presidente USA ha annunciato il cambio di rotta sull’Afghanistan, la guerra più lunga nella storia degli Stati Uniti (16 anni). Secondo indiscrezioni di stampa, la Casa Bianca sarebbe pronta a inviare altri 4mila soldati, che si aggiungono agli 8.400 già presenti.
A cura di Biagio Chiariello
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Più soldati americani e carta bianca ai comandanti sul terreno. Cambio di rotta per Donald Trump sull’Afghanistan. Il presidente USA è salito sul palco della base militare di Fort Myer, in Virginia, ammettendo di aver commesso un errore di strategia: “Avevo promesso di uscire dalla guerra in Afghanistan, avevo seguito il mio istinto. Ma è diverso quando sei presidente, quando sei seduto dietro alla scrivania dell’ufficio ovale. Adesso ho deciso una strategia” per continuare una guerra che deve finire non “in una data stabilita, dando un numero, ma quando saranno raggiunti degli obiettivi”, ha continuato Trump, spiegando le sue decisioni per l’Afghanistan  e per il Sud dell’Asia.

Altri 4mila soldati in Afghanistan

“Non darò dei numeri sui militari che saranno mandati, né quando saranno mandati. Ci guideranno le condizioni sul terreno. Non faremo così sapere ai nostri avversari i nostri attacchi”, ma, ha assicurato nel suo discorso, di attacchi ce ne saranno. C’è da dire che già prima del suo intervento Fox News aveva riferito che il presidente ha firmato l'invio di 4mila soldati in aggiunta agli 8.400 già presenti. La strategia prevede anche più sanzioni contro i network che appoggiano il terrorismo, e un richiamo al Pakistan affinché cessi di proteggere gli estremisti, oltre al governo di Kabul per fare riforme perché "il nostro sostegno non è un assegno in bianco".

Gli USA non esporteranno più democrazia

Trump è inoltre arrivato a "tre conclusioni fondamentali". La prima è che "un ritiro frettoloso creerebbe un vacuum che i terroristi, incluso l'Isis e Al Qaeda, riempirebbero subito, proprio come successe prima dell'11 settembre". Il secondo è che "la nostra nazione cerca un esito onorevole e durevole, degno dei tremendi sacrifici che sono stati fatti", il terzo che "le minacce alla sicurezza che fronteggiamo in Afghanistan e nella più ampia regione sono immense". Quindi uno sguardo al futuro in termine di politica internazionale: “Gli Usa non useranno più il loro potere militare per costruire democrazie in terre lontane, o per provare a ricostruire altri Paesi a loro immagine. Invece lavoreremo con gli alleati e i partner per proteggere i nostri interessi comuni. Non chiederemo ad altri di cambiare il loro modo di vivere, ma perseguiremo obiettivi che consentano ai nostri figli di vivere vite migliori. Ci guiderà un realismo di buoni principi”, ha spiegato Trump.

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