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Afghanistan: bombe Usa su ospedale di Medici senza frontiere a Kunduz, 9 morti e 19 feriti

Ospedale distrutto, decine le persone disperse. Portavoce militare Usa parla di danni collaterali di un bombardamento contro i talebani.
A cura di Antonio Palma
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UPDATE: Nove sanitari uccisi, Msf: "Usa avvisati ma non si sono fermati". Il bilancio parziale del bombardamento della Nato su un ospedale di medici senza frontiere a Kunduz in Afghanistan è di 9 dipendenti dell'Ong uccisi e altri 19 feriti. Lo rende noto la stessa organizzazione non governativa, aggiungendo che altre decine di sanitari sono rimasti feriti, molti in maniera grave. Non è stato reso noto il numero di pazienti coinvolti. Msf lancia un duro attacco agli Usa autori del bombardamento ricordando che la posizione dell'ospedale era stata chiaramente segnalata alle forze miliari statunitensi fornendo loro anche le coordinate Gps. "Vogliamo chiarire che tutte le parti in conflitto, comprese Kabul e Washington, avevano le coordinate Precise dell'ospedale MSF a Kunduz" hanno dichiarato infatti dall'Ong, aggiungendo: "Il bombardamento sull'ospedale è proseguito per più di 30 minuti dopo che gli ufficiali militari americani e afghani ne sono stati informati".

Un ospedale dell'Ong Medici senza frontiere in Afghanistan è stato colpito nelle ore scorse per errore dai caccia militari statunitensi impegnati nel Paese contro i talebani. A confermarlo è stato il comando Nato sotto il quale operano gli aerei Usa dopo che l'Organizzazione non governativa aveva denunciato che una sua struttura era stata bombardata in un raid aereo che ha ucciso almeno tre persone e causato almeno 30 dispersi. La struttura sanitaria bombardata si trova nella zona di Kunduz, da giorni teatro di violenti scontri armati tra talebani e l'esercito di Kabul appoggiato dall'aviazione militare statunitense. La città nel nord dell' Afghanistan era stata occupata nei giorni scorsi dai talebani ma è stata poi il principale obiettivo di una controffensiva dell'esercito ancora in corso. "Alle 2.15 ora locale il centro traumi di Msf a Kunduz è stato colpito ripetutamente durante un intenso bombardamento ed è stato gravemente danneggiato" si legge in una nota dell'associazione umanitaria, che aggiunge: "Confermata la morte di tre membri dello staff MSF e oltre una trentina di dispersi".

Il bilancio potrebbe quindi aggravarsi visto che secondo Medici senza frontiere, al momento del bombardamento, erano oltre un centinaio le persone ricoverate nella struttura e decine i sanitari di Msf tra locali e stranieri presenti nell'ospedale. Poco dopo l'annuncio dell'Ong il portavoce delle forze Usa in Afghanistan, colonnello Brian Tribus, ha ammesso che un intervento americano "potrebbe avere causato danni collaterali ad una struttura medica della città", aggiungendo che "l'operazione è stata realizzata alle 2,15 contro individui che minacciavano le forze armate di terra". Sul caso il portavoce Usa ha annunciato che sarà aperta immediatamente una inchiesta interna. I talebani intanto hanno condannato "il selvaggio attacco" sottolineando che sono stati "martirizzati decine di medici, infermiere e pazienti". "Questo gesto mostra agli afghani e al mondo la natura spietata ed ipocrita degli invasori e dei loro mercenari" ha attaccato un portavoce dei talebani.

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