Aereo scomparso, il relitto non si trova: le ricerche verranno sospese
A un mese e mezzo dalla sua scomparsa non c'è ancora nessuna traccia del Boeing della Malaysian Airlines precipitato con 239 persone a bordo a largo della costa australiana, nell'Oceano Indiano. Se nei giorni scorsi il ritrovamento del relitto sembrava vicino, purtroppo le ricerche non hanno portato a nulla e le autorità che coordinano le operazioni stanno prendendo in considerazione l'eventualità di sospendere tutto e modificare i criteri. A rivelarlo è stato il Sydney Morning Herald che, citando fonti vicine ai ricercatori, ha detto che – a meno che le ricerche non portino a qualche scoperta "entro i prossimi giorni" – vi sarà una pausa per valutare la situazione e la possibilità di arrivare a un risultato utilizzando i mezzi attualmente a disposizione.
Proprio nei giorni passati sembrava vicina la soluzione del caso. L'equipe di ricercatori aveva infatti indivuduato l'area in cui si trovava la scatola nera del velivolo, che a lungo ha emesso dei segnali sonori. Con l'ausilio di un drone sono stati scandagliati chilometri di fondali, ma purtroppo le ricerche non hanno portato a nessun risultato apprezzabile. Lo stesso primo ministro australiano – Tony Abbott – aveva confermato che il ritrovamento era ormai questione di giorni: "Abbiamo ridotto drasticamente il perimetro delle ricerche e siamo molto fiduciosi nel fatto che i segnali vengano dalle scatole nere. Crediamo di conoscerne la posizione con un’approssimazione di alcuni chilometri". Successivamente, con cautela, ha aggiunto che “confidare di aver trovato la posizione approssimativa non equivale a recuperare il relitto da 4mila metri di profondità o a determinare finalmente cosa è accaduto su quel volo".