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Aereo Malaysia, il mistero sui rottami trovati nell’Oceano: non sono del volo MH370?

Gli esperti che indagano sulla scomparsa del volo della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo 2014 con 239 persone a bordo, ancora non sono in grado di confermare che i detriti rinvenuti sull’isola di Reunion siano proprio quelli dell’MH370.
A cura di Biagio Chiariello
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Il mistero del volo Mh370 sembra essere stato risolto quando all’inizio di agosto il flaperon di un aereo è stato trovato sull'isola di La Réunion. Era stato il premier malese NajiB Razak ad annunciare che si trattava di un pezzo del velivolo della Malaysia Airlines, scomparso l'8 marzo 2014 con 239 persone a bordo. In realtà gli esperti francesi che indagano su quello che è uno dei misteri più grandi della storia dell’aereonautica internazionale ora affermano che non vi è alcuna garanzia che i detriti ritrovati su Reunion siano in realtà  del volo MH370. In tal senso è stato pubblicato un rapporto, all'inizio di questa settimana sul quotidiano francese La Depeche du Midi.

Gli investigatori transalpini (Reunion ricade sotto la giurisdizione francese) avrebbero analizzato il flaperon, dopo quasi un mese di test, non sono stati in grado di collegare definitivamente il detrito all'aereo di linea della Malesia. “Gli esperti di Tolosa della Direzione Generale degli Armamenti hanno terminato l'indagine del flaperon trovato su Reunion", ha riferito La Dépêche, secondo l’Inquisitr. "Niente al momento consente di affermare che il pezzo appartiene al cento per cento al volo MH370”.

Quel che è certo per gli esperti è che l'ala combacia con quella di un Boeing 777. Non tuttavia con i pezzi del reparto manutenzione dell’Air Malaysia. Quindi l'inchiesta non può ancora essere conclusa. Il Corriere della Sera evidenzia anche due altri aspetti che inducono il dubbio negli inquirenti: Sul reperto manca la targhetta con i codici che avrebbe permesso di stabilire l’origine e l’eventuale rapporto con il Boeing. E ancora, il flaperon non avrebbe galleggiato sulla superficie del mare ma avrebbe ‘viaggiato’ a qualche metro sotto (fenomeno inspiegabile). Insomma, l’indagine per adesso resta aperta a qualsiasi possibilità.

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