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Aereo abbattuto, la lettera di un padre: “Grazie Putin per aver ucciso mia figlia”

Un padre olandese scrive una lettera contro Putin, i separatisti e il governo ucraino dopo il distrastro del Boeing abbattuto giovedì scorso con a bordo 298 persone: “Grazie a voi per avere ucciso la mia cara moglie e la mia unica figlia, aveva solo 17 anni”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Grazie, signor Putin, signori leader separatisti, governo ucraino, per avere ucciso la mia cara moglie e la mia unica figlia, Eslemiek. Aveva solo 17 anni”. Inizia così la struggente lettera di Hans de Borst, marito e padre di due del 298 vittime dell'aereo della Malaysia Airlines, abbattuto giovedì scorso sui cieli dell’Ucraina, probabilmente da un missile lanciato dai separatisti filorussi. Una missiva che l’uomo ha scritto sul proprio profilo Facebook ed è stata poi ripresa dai giornali olandesi. “Elsemiek il prossimo anno avrebbe tenuto l'esame finale con i suoi amici Julia e Marina – scrive nella lettera – e avrebbe concluso la scuola. Dopo sarebbe andata a studiare ingegneria e ci teneva davvero tanto. Adesso improvvisamente lei non c'è più. Dal cielo, è stata colpita in un paese straniero dove si combatte una guerra". Sono parole amare quelle dell’uomo che ha visto distrutta la propria famiglia. "Cari signori, spero voi siate orgogliosi di aver distrutto la sua giovane vita e di avere ancora il coraggio di guardarvi allo specchio, senza tremare. Grazie ancora, sinceramente", si rivolge così ai presunti responsabili della tragedia.

L'Olanda è il Paese più colpito dalla tragedia dell'aereo abbattuto

La rabbia in Olanda per l’abbattimento del volo MH17 che ha causato la morte di 193 di connazionali è forte.  A 5 giorni dal disastro aereo, i corpi delle vittime diventati una “questione diplomatica” non sono ancora rientrati in patria. “Uomini, donne e bambini, hanno perso la propria vita andando in vacanza, tornando a casa, o andando a compiere il proprio dovere. La nostra principale priorità è ora portare a casa i corpi delle vittime, è una questione di dignità umana". Così il ministro degli Esteri olandese, Timmermans, parlando in Consiglio di Sicurezza Onu dopo l'adozione della risoluzione di condanna per l'aereo abbattuto in Ucraina. "Chiediamo dignità per le vittime e immediato accesso al sito della tragedia", ha aggiunto.

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