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Aereo abbattuto, il ribelle separatista: “Pensavamo fosse un jet ucraino”

Sembrano ormai non esserci più dubbi sulle responsabilità dell’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines con a bordo 298 persone. Nel racconto di un separatista russo intervistato dal Corriere della Sera, si capisce come i miliziani credevano di aver colpito un aviotrasporto di truppe ucraino.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 11.50- Ue a Mosca: "Collabori e faccia la sua parte" – E' "necessario una inchiesta" sull'abbattimento dell'aereo della Malaysia Airlines perché "tutte le informazioni che arrivano, da qualsiasi fonte, dovranno essere verificate attentamente". Lo dice l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Catherine Ashton. "Invitiamo la Russia a fare la propria parte e ad impegnarsi" per le indagini, ha quindi aggiunto.

Erano convinti di combattere contro dei soldati ucraini che si erano lanciati col paracadute. Ma hanno dovuto fare i conti con un’altra, diversa, sconvolgente verità. Un miliziano filorusso intervistato al Corriere della Sera parla della scoperta dei resti del Boeing della Malaysia Airlines abbattuto nei cieli dell'Ucraina. "Giovedì pomeriggio i nostri comandanti ci hanno ordinato di salire su un camion con armi e munizioni dopo che pochi minuti prima avevano udito un grosso scoppio nel cielo. Ci hanno spiegato che avevamo appena colpito un aereo di Kiev e che, secondo le prime informazioni, era probabile che parte dell'equipaggio si fosse lanciato con i paracadute dato che erano stati visti oggetti bianche fra le nuvole", spiega il soldato filorusso. Una volta giunti nella zona dell’aereo, capisce che i corpi non erano quelli dei miliziani di Kiev: ”Cercavamo i paracadute sul terreno e sugli alberi: a un certo punto ho visto dei brandelli di tela, li ho alzati e sotto c'era il corpo di una bambina più o meno di cinque anni. Allora ho capito che quello era un aereo civile e non militare". Ma il soldato afferma che non sono stati i ribelli fedeli a Mosca ad abbattere l’aereo, contraddicendo di fatto quanto affermato poco prima: “Non abbiamo quel tipo di missili. E’ colpa dei banditi che obbediscono al governo di Kiev" dice, appoggiandosi alle dichiarazioni fatte ieri dal ministero della Difesa russo.

Aereo abbattuto: ribelli consegnano scatole nere a Malaysia

Nel frattempo le due scatole nere dell'aereo malese abbattuto sono state consegnare ai rappresentanti malesi a Donetsk dal leader separatista, Aleksander Borodai. "Abbiamo deciso di consegnare le scatole nere nelle mani degli esperti malesi", ha dichiarato stanotte il primo ministro dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk al quartier generale della DNR. “Possiamo constatare che le scatole nere sono intatte, nonostante siano un po’ danneggiate sono in buone condizioni”, ha detto Mohamad Sakri, investigatore malesiano. I separatisti hanno anche annunciato il cessate il fuoco in un raggio di dieci chilometri nella zona in cui è precipitato il volo della Malysia Airlines

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