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Adele De Vincenzi, morta a 16 anni per l’ecstasy: ai domiciliari il fidanzato e l’amico

Per i due, accusati di spaccio aggravato e morte in conseguenza di altro reato, restano le esigenze cautelari ma in maniera più attenuata.
A cura di Antonio Palma
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Adele De Vincenzi, 16 anni (Facebook).
Adele De Vincenzi, 16 anni (Facebook).

Per ordine del giudice sono stati scarcerati nelle scorse ore il 19enne Gabriele Rigotti e il 21enne Sergio Bernardin , rispettivamente fidanzato e amico di Adele De Vincenzi, la ragazza di 16 anni deceduta nella notte tra venerdì 28 luglio e sabato 29 luglio a Genova dopo avere ingerito una dose di ecstasy Mdma. Per i due giovani comunque rimane un ordine di custodia cautelare. Il Gip Nicoletta Bolelli infatti ha concesso gli arresti domiciliari ritenendo che le esigenze cautelari permangono ma in maniera più attenuata rispetto alla situazione precedente.

I ragazzi, che erano stati arrestati sabato scorso con l'accusa di aver ceduto la droga alla minorenne, hanno potuto così lasciare il carcere per fare ritorno alle loro rispettive abitazioni. Per loro restano i capi di imputazione per spaccio aggravato e morte in conseguenza di altro reato. L'arresto era stato disposto per il pericolo di inquinamento delle prove visto che le loro versioni erano differenti.

La misura dei domiciliari "appare adeguata in questa fase dell'inchiesta" ha spiegato però ora il giudice per le indagini preliminari. La decisione arriva a seguito dell’incidente probatorio di venerdì mattina che ha confermato la versione dei fatti fornita dalla ragazzina minorenne che la sera del fatto era con Adele De Vincenzi. L'interrogatorio dell'amica della vittima, avvenuto alla presenza degli imputati, è durato circa un'ora, tempo durante il quale la ragazzina ha ribadito il suo racconto e cioè che quella notte Gabriele Rigotti e Sergio Bernardin sarebbero andati a comprare l’mdma a Busalla, consumando poi la droga nell’appartamento di Rigotti ad Albaro. Per questo con il 19enne e il 21enne sono indagati anche un giovane 17enne di Busalla accusato di avere venduto l'ecstasy e un quarto uomo, anche lui accusato di spaccio. Durante l'udienza il presunto pusher di 17 anni si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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