264 CONDIVISIONI

Acqua pubblica, in migliaia in piazza a Roma per il referendum

Tre i referendum che il prossimo 12 e 13 giugno chiameranno gli italiani alle urne. Oggi a Roma si manifesta per l’acqua pubblica, ma anche per il no al nucleare.
A cura di Alessio Viscardi
264 CONDIVISIONI
Acqua Bene Comune

Acqua pubblica e nucleare, i due referendum che assieme a quello sul legittimo impedimento fanno tremare il governo Berlusconi. Dopo il caso Ruby e il dramma nucleare di Fukushima, la linea della maggioranza potrebbe essere bocciata su tutta la linea quando il 12 e 13 giugno il popolo italiano sarà chiamato alle urne. Oggi a Roma sono scesi in migliaia in piazza per gridare chiedere a gran voce che la gestione del servizio idrico rimanga pubblica e che l'Italia non torni a costruire centrali nucleari.

Qualcuno li chiama “garibaldini dell'acqua” perché hanno percorso tutta l'Italia unita per raccolere un milione e quattrocentomila firme, che sono state portate all'attenzione della Consulta che ha dato il via libera al referendum sull'acqua pubblica. Il loro motto è “no alla privatizzazione di un bene comune come l'acqua”. Decine di movimenti e associazioni si sono unite nella lotta per chiedere l'istituzione di un referendum popolare, a cui oggi si aggiunge l'impegno concreto contro l'intervento militare italiano in Libia nell'ambito dell'operazione “Odissea all'Alba”, nonché il rifiuto del nucleare dopo il dramma giapponese di Fukushima.

Una manifestazione che viene preparata da settimane quella di oggi, attraverso documentazione, iniziative locali, grazie a un appello globale per richiamare cittadini e istituzioni alla mobilitazione necessaria per far conoscere e appoggiare le ragioni del referendum sull'acqua pubblica: “Noi che ci siamo nelle battaglie per la riappropriazione sociale dei beni comuni e per la difesa dei diritti pensiamo che i referendum siano un'espressione sostanziale della democrazia attraverso la quale i cittadini esercitano la sovranità popolare su scelte essenziali della politica che riguardano l'esistenza collettiva” affermano i membri dei movimenti.

Il referendum si terrà il prossimo 12 e 13 giugno, una vittoria del sì alla gestione pubblica del servizio idrico “può costituire una prima e fondamentale tappa non solo per riconsegnare il bene comune acqua alla gestione partecipativa delle comunità locali”.

264 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views