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Acqua contaminata: è allarme a Roma

È allarme in alcune zone di Roma nord dopo l’ordinanza del Sindaco che vieta il consumo e l’utilizzo per igiene personale in due municipi.
A cura di Redazione
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La decisione è stata presa una decina di giorni fa, ma l'ordinanza firmata dal Sindaco Marino è stata protocollata solo il 27 febbraio: a seguito delle analisi effettuate dall'Azienda Usl Roma C (che avevano evidenziato la presenza di acqua con caratteristiche chimiche e batteriologiche non adatte al consumo umano a causa del superamento delle soglie massime di parametro), "ai fini della tutela e della salvaguardia della salute pubblica", si vieta ad alcune utenze dei Municipi XIV e XV di Roma l'utilizzo dell'acqua per il consumo umano fino al 31 dicembre 2014 e "nelle more del risanamento degli acquedotti ad opera dell'Acea".

Si tratta dunque "delle aree servite dagli acquedotti Malborghetto, Camuccini, Piansaccoccia, Monte Oliviero, Santa Maria di Galeria, Brandosa, Casaccia-S. Brigida", per un numero complessivo di persone che dovrebbe superare le 5mila unità. Come riporta la pagina romana de La Repubblica, "la situazione rimarrà tale in attesa del risanamento dei predetti acquedotti da parte di Acea Ato2, a cui saranno affidati con il prossimo passaggio al Comune di Roma. L'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura (Arsial) assicurerà la fornitura di acqua per consumo umano con punti di rifornimento sul territorio". Non è poi escluso che nei prossimi giorni saranno condotte ulteriori analisi, oltre a quelle consuete a campione, per verificare lo "stato di salute" delle zone limitrofe fornite da differenti acquedotti.

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