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Accuse contro il metodo Stamina: “Sponsor dietro Vannoni”

Dopo le critiche contenute nell’articolo della rivista Nature, arrivano nuove accuse nei confronti di Davide Vannoni e del suo metodo Stamina dietro il quale, secondo alcuni, ci sarebbero precisi interessi economici. La mamma di Sofia: “Venite a vedere i progressi della bambina”.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente della Stamina Foundation Davide Vannoni è da giorni al centro di diverse polemiche che riguardano il suo metodo basato sulle cellule staminali. Tutto è partito da un articolo della rivista scientifica “Nature” che ha definito il metodo Stamina un plagio basato tra l’altro su dati errati. L’articolo ha spinto lo stesso Vannoni a una replica (e a una sorta di ultimatum nei confronti del ministro per avviare la sperimentazione) ma ha portato anche alla richiesta di alcuni esperti di fermare tutto. E c’è chi accusa Vannoni parlando del suo metodo come di qualcosa con alle spalle precisi interessi economici. L’accusa arriva da alcuni tra i massimi esperti di cellule staminali riuniti a Roma nel Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni. Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha detto che la fondazione di Vannoni è appoggiata da Medestea “che ha due obiettivi, fare business con le cellule mesenchimali per venderle e trattare queste cellule come trapianti in modo da non dover affrontare i controlli”. Secondo De Luca si tratterrebbe di un fenomeno internazionale.

“Sofia è migliorata dopo la terza infusione” – Anche secondo Paolo Bianco della Sapienza di Roma attorno alle cellule staminali mesenchimali ci sarebbero interessi commerciali da diversi anni. Da parte sua il presidente Vannoni si è difeso dalle accuse dicendo di aver firmato con Medestea un contratto nel 2012 dove non c’è alcuna finalità di lucro. E dalla parte di Stamina ci sono anche le famiglie dei pazienti che chiedono che la sperimentazione vada avanti come previsto dal decreto approvato in Parlamento. Ha parlato in questi giorni anche la mamma di Sofia, la bimba affetta da Sma divenuta un po’ il simbolo di questa battaglia. La mamma della bimba ha invitato gli esperti ad appurare lo stato di salute della figlia che a suo dire è migliorata dopo le tre infusioni di staminali. I suoi genitori hanno fatto sapere che ora Sofia riesce a ingoiare la pappa.

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