Accordo tra 44 Paesi per la lotta all’evasione fiscale
Per rendere sempre più efficace la lotta all'evasione fiscale internazionale, 44 Paesi, tra cui anche l’Italia, si sono impegnati ad adottare il nuovo standard globale sullo scambio automatico di informazioni fiscali. L’annuncio è stato dato con soddisfazione dal Ministro dell'Economia Padoan che definisce l’accordo "una pietra miliare per la lotta all'evasione". "I 44 paesi che si sono impegnati nell'iniziativa hanno, per la prima volta, annunciato congiuntamente il programma dettagliato per l'attuazione del nuovo standard globale. In base a tale programma, ambizioso ma realistico, le prime informazioni saranno scambiate nel 2017 anche per quanto riguarda conti aperti alla fine del 2015" ha spiegato il Ministro dell’Economia. In pratica i vari Paesi che hanno aderito nei prossimi mesi dovranno concludere accordi con le autorità competenti e adottare le legislazioni necessarie per rendere possibile lo scambio dei dati.
La Svizzera non è tra i Paesi che hanno aderito – "I 44 Paesi, cosiddetti early adopters, si sono formalmente impegnati ad implementare secondo un preciso calendario il nuovo standard globale sullo scambio automatico di informazioni finanziarie a fini fiscali, il cosiddetto Common Reporting Standard, approvato dall'Ocse alla fine del gennaio scorso" ha spiegato in una nota il Ministero dell’economia. Nonostante sia stata espressa grande soddisfazione per il risultato raggiunto, non solo dall’Italia, ma anche da Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, all’appello tra i Paesi firmatari mancano Stati come la Svizzera, centrali per la lotta all’evasione soprattutto in Italia.
