Abusivismo, scontri a Licata: 5 arresti, poliziotto colpito da un pugno

Alta tensione oggi a Licata, in provincia di Agrigento, durante le operazioni di abbattimento di alcuni edifici abusivi. Alcune persone hanno fatto muro davanti alle ruspe in contrada Gallodoro scagliandosi contro la polizia giunta sul posto per consentire di dare esecuzione alle sentenze di demolizione, scortando i mezzi. Da questa mattina nella zona erano al lavoro alcuni operai per svuotare di mobili e suppellettili una delle villette che l'impresa, aggiudicataria dell'appalto del Comune, doveva demolire. Nel primo pomeriggio una ventina di persone con donne e bambini in prima fila si sono sedute in mezzo alla strada, impedendo di fatto il passaggio dei camion. La polizia avrebbe cercato di convincerli a desistere dal blocco stradale ed è nato un tafferuglio.

Contusi e arresti – Un funzionario della Questura di Agrigento è stato colpito con un pugno ed è caduto tramortito a terra. Oltre a lui altre quattro persone, tra cui una donna, sono rimaste ferite e cinque manifestanti sono stati fermati e condotti in commissariato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Sull'episodio la Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta, coordinata dal sostituto Salvatore Vella. Gli scontri non hanno comunque bloccato i lavoro antiabusivismo a Licata: dopo che il camion carico di mobili ha superato la folla in strada, sono entrate in azione le ruspe per demolire la villetta la cui costruzione è stata ritenuta illegale. Nelle scorse settimane a Licata era arrivato il ministro dell'Interno Angelino Alfano a seguito dell'incendio della casa di famiglia del sindaco Angelo Cambiano, in prima linea contro gli abusivi. L’incendio sembrerebbe proprio un avvertimento al primo cittadino della città siciliana già destinatario di diverse minacce per la sua battaglia contro le costruzioni abusive.