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A Pompei il mosaico Cave Canem torna all’antico splendore dopo il restauro

I lavori di restauro nel sito archeologico di Pompei danno i primi frutti: è stato riportato alla luce il famosissimo mosaico della Casa del Poeta Tragico raffigurante l’enorme cane e l’avvertimento, divenuto proverbiale, “cave canem”. Il ministro Franceschini si è detto soddisfatto, assicurando che questo è solo un primo piccolo passo avanti nella riqualificazione di uno dei siti archeologici fra i più importanti al mondo, che fino a qualche mese fa sembrava destinato alla rovina.
A cura di Federica D'Alfonso
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Uno dei più famosi cani al mondo rischiava di far perdere le proprie tracce per colpa dell’incuria e dell’aggressione degli agenti atmosferici. Per fortuna, grazie ad un restauro e ad un nuovo allestimento, il cane che sorveglia la Casa del Poeta Tragico  di Pompei torna a far paura e a mettere in guardia i visitatori che entrano nella sua dimora: una volta effettuato il restauro facendo riemergere la celebre iscrizione "cave canem", attenti al cane, si è ritenuto opportuno proteggerlo mediante una struttura in vetro, per garantirne una migliore salvaguardia anche dagli agenti atmosferici e renderlo allo stesso tempo visibile. Dopo anni di polemiche e di dubbi sulla corretta gestione della salvaguardia di uno dei siti archeologici più famosi al mondo, qualcosa sembra dunque cambiare. Un piccolo passo, quello che ha visto non solo il restauro del famoso mosaico, ma anche la ripulitura di tutti gli affreschi che abbelliscono l'ingresso della Casa del Poeta Tragico. "A Pompei ogni giorno un passo avanti", ha commentato con soddisfazione il ministro Dario Franceschini, ribadendo l'impegno profuso nel recupero e nella tutela del sito.

La domus deve il suo nome ad una raffigurazione che decorava il tablino, la grande stanza fra l'ingresso e il peristilio, e che ora si trova al Museo Archeologico di Napoli, che riporta la scena della prova teatrale di un coro satiresco. Come nell'uso del tempo, la casa era riccamente affrescata, ma negli ultimi tempi le meravigliose e uniche raffigurazioni rischiavano i scomparire a causa dell'incuria e dell'invasività degli agenti atmosferici. Il mosaico con il cane non è affatto una rarità, come si potrebbe pensare, ma risponde ad una prassi che si ritrova in diverse altre case di ricchi romani della stessa città vesuviana: un analogo è stato rinvenuto nella Casa di Orfeo, ed è ora conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La peculiarità del mosaico appena tornato al suo splendore originario è la presenza del motto "cave canem", divenuto proverbiale.

il mosaico conservato al Museo Archeologico di Napoli
il mosaico conservato al Museo Archeologico di Napoli

Durante i lavori di restauro la casa non è mai stata chiusa al pubblico, e il mosaico è stato schermato per soli 5 giorni, per permettere comunque la visita del sito. Dopo momenti d'incertezza, sembra che l'attività di tutela dell'immenso patrimonio storico e artistico della città vesuviana sia finalmente incominciata: l’Unesco ha ritenuto positivi gli interventi messi in atto negli ultimi tempi per la soluzione dell' "emergenza" Pompei e per il suo rilancio, attuata tramite il "Grande Progetto Pompei", l’ordinaria programmazione della Soprintendenza e l’attuazione del Piano di Gestione. Insieme alle felici conclusioni, sono state anche fornite raccomandazioni operative da effettuarsi entro il 2016, perché il lavoro di messa in sicurezza e di restauro è appena cominciato. Solo due anni fa, il sito archeologico era in condizioni pessime, con i mosaici e gli affreschi irriconoscibili a causa delle erbacce e il pericolo di crollo di quasi ogni angolo dell'immensa città antica.

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I passi avanti nell'area archeologica dovrebbero essere ancora tanti: la Soprintendenza sta ultimando la preparazione di una nuova vasta area che sarà presto aperta al pubblico, e vanno avanti con successo le aperture notturne dell'area promosse nell'ambito della manifestazione "Una notte al museo", promossa dal Ministero. I percorsi guidati all'interno dell'area archeologica, nell'atmosfera suggestiva della Pompei notturna, hanno registrato una buona partecipazione, con 802 biglietti venduti soltanto nella serata di sabato 18 luglio.

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