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A Natale oltre un milione di persone a letto con l’influenza

A esser colpite sono soprattutto le regioni del Nord e Centro Italia. Gli “untori”, sempre più spesso, sono bambini.
A cura di Davide Falcioni
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Vaccination protection influenza
Vaccination protection influenza

Oltre un milione di italiani trascorreranno le feste natalizie a letto. E' quanto rende noto InfluNet, il bollettino di sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), secondo cui dall'inizio della stagione fredda quasi 900mila persone si sono ammalate con una decisa impennata negli ultimi giorni trainata dai contagi in età pediatrica. L'Iss parla di un  "brusco aumento del numero dei casi di influenza nell'ultima settimana". A esser colpite sono soprattutto le regioni del Nord e Centro Italia, mentre gli esperti ricordano che c'è ancora tempo fino al 31 dicembre per aderire alla campagna vaccinale.

Tra il 12 e il 18 gennaio scorsi in particolare si sono toccati i 4,25 casi per mille assistiti, con un raddoppio rispetto alla settimana precedente, quando erano stati registrati 2,44 casi per mille assistiti. Solo nella passata settimana gli italiani costretti a rimanere a letto sono stati ben 258.000, per un totale di circa 886.000 casi dall'inizio della sorveglianza. Siamo dunque in pieno periodo ‘epidemico', quello cioè maggiormente a rischio contagio. "Con ogni probabilità – spiega Antonino Bella, responsabile sorveglianza Influet – entro Natale supereremo almeno quota 1,2 milioni di italiani colpiti. Ricordiamo però che fino a fine anno è possibile avere il vaccino gratis, se si rientra nelle categorie di popolazione ‘a rischio', ovvero over65, operatori sanitari, donne incinta e malati cronici di qualsiasi età. La copertura dura almeno 6 mesi ma ci vogliono almeno 15 giorni affinché sia efficace, quindi farlo dopo questa data potrebbe essere troppo tardi".

Le regioni più colpite sono Emilia Romagna, Marche, Umbria e Piemonte. "Finora l'incidenza si conferma lievemente superiore a quello delle precedenti stagioni influenzali", prosegue Bella, "e ad alimentare il picco di contagi sono soprattutto i bimbi, ‘piccoli untori' che contraggono il virus a scuola e lo portano in famiglia".

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