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A Napoli salta in aria il Bar Guida: sulla città torna l’ombra del racket

Ieri notte un ordigno ha distrutto il Bar Guida, noto locale di Napoli. Gli inquirenti stanno battendo la pista estorsiva, ma i titolari del Bar negano di aver mai ricevute intimidazioni di questo tipo.
A cura di Alfonso Biondi
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Attentato a Napoli

A pochi giorni dal ballottaggio tra Lettieri e De Magistris che incoronerà il vincitore delle elezioni comunali di Napoli, il capoluogo partenopeo fa parlare di sé a causa di un episodio decisamente spiacevole. Ieri notte un incendio, divampato a seguito dello scoppio di un ordigno, ha travolto e distrutto il noto Bar Guida di Napoli, un locale della "zona bene" della città che si trova tra tra vico Vasto a Chiaia e via dei Mille.  Lo scoppio è stato molto violento come dimostrano le grandi crepe sul muro dell'edificio; anche la facciata di un palazzo adiacente al bar è rimasta annerita dai fumi dell'esplosione.  A seguito dello scoppio, che alcuni residenti della zona riferiscono di aver udito attorno all'1:30, sono state scaraventate in strada due porte antisfondamento.

Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita o uccisa. Per spegnere l'incendio sono accorse sul posto 3 squadre di vigili del fuoco cui subito è parsa chiarissima la natura dolosa del rogo. Quello che però non è ancora chiaro è se la bomba sia scoppiata dentro o fuori dal locale. Attualmente la zona limitrofa al locale è stata chiusa al traffico e l'edificio oggetto dell'attentato  è stato sequestrato dalla magistratura.  Gli inquirenti hanno iniziato le indagini del caso, battendo con decisione la pista estorsiva: al momento sembra essere questo il movente più accreditato.

Giuseppe Pizzicato e Rosario De Stefano, i due titolari del bar, hanno però smentito di aver mai ricevuto richieste di questo tipo; i due, inoltre, hanno dichiarato di non aver stipulato alcun tipo di assicurazione contro accadimenti del genere. L'attentato è arrivato in un momento in cui il locale si trovava in ristrutturazione, a circa un mese dalla nuova apertura. Adesso toccherà agli inquirenti cercare di sbrogliare l'intricata matassa e risalire agli autori e al movente dell'attentato. Quello che è certo, però, è che sui commercianti della zona è tornato l'incubo racket.

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