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A marzo sale la disoccupazione, all’11,7%. Cala quella giovanile: mai così bassa dal 2012

Una nota dell’Istat diffusa stamane rileva un aumento del tasso di disoccupazione pari al +0,1% su base mensile e al +0,2% su base annua. Diminuisce la disoccupazione giovanile, che tocca quota 34,1%, e calano anche i cosiddetti inattivi nella fascia 15 – 64 anni.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel mese di marzo 2017 il tasso globale di disoccupazione è nuovamente salito, attestandosi all'11,7%. In calo invece la disoccupazione giovanile, che nell'ultimo mese registra una diminuzione pari allo 0,4% rispetto a febbraio 2017.  È quanto rileva l'Istat, che nella nota diffusa stamane riscontra un aumento di 0,1 punti rispetto a febbraio e di 0,2 punti rispetto a marzo 2016. I disoccupati a marzo toccano quota 3,022 milioni, con un aumento di 41.000 unità rispetto a febbraio, e una crescita di 86.000 unità rispetto a marzo 2016. Il dato è legato principalmente al calo dell'inattività 15-64 anni (-0,1 punti) che a marzo era al 34,7%. "A marzo 2017 la stima degli occupati è sostanzialmente stabile rispetto a febbraio. È pressoché invariato il numero di occupati maschi mentre è in lieve calo quello delle donne. L'occupazione cala nell'ultimo mese tra gli ultracinquantenni (-55 mila) e aumenta nelle restanti classi di età, in particolare quelle più giovani (+44 mila tra i 15-34enni). Cresce il numero di lavoratori dipendenti (+63 mila), sia permanenti (+41 mila) sia a termine (+22 mila), mentre calano gli indipendenti (-70 mila). Il tasso di occupazione è stabile al 57,6%", si legge nella nota. La disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni a marzo era al 34,1% ai minimi dai cinque anni. Per trovare un dato più basso infatti, rileva l'Istat sulla base dei dati provvisori, bisogna risalire a febbraio 2012 (33,4%).

"Nel periodo gennaio-marzo si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,2%, pari a +35 mila), determinata dall'aumento dei dipendenti sia permanenti sia a termine. L'aumento riguarda entrambe le componenti di genere ed è distribuito tra tutte le classi di età ad eccezioni dei 35-49enni. La stima delle persone in cerca di occupazione a marzo è in crescita su base mensile (+1,4%, pari a +41 mila). L'aumento è attribuibile esclusivamente agli uomini e in maniera prevalente agli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione sale all'11,7% (+0,1 punti percentuali), quello giovanile cala di 0,4 punti, attestandosi al 34,1%", prosegue la nota dell'Istituto nazionale di statistica.

Calano invece i cosiddetti inattivi, che diminuiscono rispetto al mese precedente di circa 34mila unità. "La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni nell'ultimo mese è in calo (-0,2%, pari a -34 mila). Il calo si concentra tra gli uomini, mentre sono in lieve crescita le donne e coinvolge tutte le classi di età ad eccezione delle persone ultracinquantenni. Il tasso di inattività è pari al 34,7%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali su febbraio. Nel periodo gennaio-marzo alla crescita degli occupati si accompagna un calo dei disoccupati (-1,2%, pari a -38 mila) e degli inattivi (-0,2%, pari a -32 mila)".

"Su base annua, a marzo si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+0,9%, pari a +213 mila). La crescita riguarda i lavoratori dipendenti (+310 mila, di cui +167 mila a termine e +143 mila permanenti) mentre calano gli indipendenti (-97 mila). Aumenta il numero di occupati per entrambe le componenti di genere; la crescita è particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni (+267 mila) e in misura più contenuta tra i 15-34enni (+62 mila), mentre calano i 35-49enni (-116 mila). Nello stesso periodo aumentano anche i disoccupati (+2,9%, pari a +86 mila) e calano sensibilmente gli inattivi (-2,8%, pari a -390 mila)".

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