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A Gino Strada il Nobel alternativo: “Guerra è malattia mortale, deve essere abolita”

Gino Strada, fondatore di Emergency, ha ricevuto a Stoccolma davanti al Parlamento svedese il premio Nobel alternativo, che per la prima volta va a un cittadino italiano.
A cura di Susanna Picone
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“La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra”: è una delle frasi che ha pronunciato a Stoccolma il fondatore di Emergency Gino Strada, che ha ricevuto oggi davanti al Parlamento svedese il Premio Nobel alternativo. Per la prima volta il Premio Right  Livelihood va a un cittadino italiano. Si tratta di un premio che è stato concepito per “onorare e sostenere coloro che offrono risposte pratiche ed esemplari alle maggiori sfide del nostro tempo”. “Ho operato migliaia di persone, ferite da proiettili, frammenti di bombe o missili. Alcuni anni fa, a Kabul, ho esaminato le cartelle cliniche di circa 1200 pazienti per scoprire che meno del 10% erano presumibilmente dei militari. Il 90% delle vittime erano civili, un terzo dei quali bambini”, ha spiegato Strada parlando della guerra come di “una malattia mortale che deve essere abolita”.

Il premio “per la sua grande umanità e capacità di offrire assistenza alle vittime di guerra e ingiustizia” – Gino Strada ha ricevuto il riconoscimento “per la sua grande umanità e la sua capacità di offrire assistenza medica e chirurgica di eccellenza alle vittime della guerra e dell'ingiustizia, continuando a denunciare senza paura le cause della guerra”. Parlando davanti ai parlamentari svedesi, il medico italiano ha fatto un appello speciale alla comunità internazionale. Ha chiesto “chi paga il prezzo della guerra” e ha detto che ogni volta, nei vari conflitti nell'ambito dei quali ha lavorato, indipendentemente da chi combattesse, il risultato era sempre lo stesso: “La guerra non significava altro che l'uccisione di civili, morte, distruzione. La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra”, così Strada. A un passo dal 2016, ha detto Strada, siamo ancora davanti a un dilemma posto nel 1955 e racchiuso nel cosiddetto Manifesto di Russel-Einstein dai più importanti scienziati del mondo: “Metteremo fine al genere umano o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?”.

“La violenza non cura la malattia, uccide il paziente” – Secondo Strada il fatto che la guerra abbia segnato il nostro passato non significa che debba essere parte anche del nostro futuro: “Come le malattie – ha detto – anche la guerra deve essere considerata un problema da risolvere e non un destino da abbracciare o apprezzare”. Per il fondatore di Emergency, dunque, la sfida dei prossimi decenni “consisterà nell'immaginare, progettare e attuare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino al completo abbandono di questi metodi”. La sfida è fare in modo che la guerra, come le malattie mortali, possa essere prevenuta e curata. “La violenza – ha detto ancora Strada – non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente”.

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