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A.A.A. sosia di Van Gogh cercasi: il progetto dello scrittore Douglas Coupland

Lo scrittore canadese Douglas Coupland ha lanciato un singolare appello: è alla ricerca del sosia perfetto del pittore olandese. L’hashtag #iamvincent è diventato virale, e Twitter è invaso dai volti di centinaia di aspiranti Van Gogh.
A cura di Federica D'Alfonso
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Se siete dei sosia di Vincent Van Gogh fatevi avanti: questo l'invito dello scrittore e artista canadese Douglas Coupland. L'idea è quella di trovare fra i milioni utenti del web quello più somigliante al famoso pittore de "La notte stellata", e di usarlo come modello per una gigantesca statua. Il progetto si chiama Redheads, e Van Gogh è solo il primo di una serie di soggetti scelti da Coupland, tutti con un particolare in comune: i capelli rossi. Il primo per numero di voti sul sito iamvincent.com, almeno per ora, è lo svedese Ivar Arpi, con più di 12 mila voti. Ma Ivar non è l'unico a somigliare in modo impressionante al grande pittore olandese.

Il progetto

Si voterà fino al prossimo 20 agosto, e chiunque voglia candidarsi non deve far altro che caricare la propria foto sul sito web iamvincent.com, dove tutti gli aspiranti Van Gogh si riuniscono e vengono votati dal pubblico. Il vincitore sarà scelto però dall’artista, aggiudicandosi un premio in denaro di 5 mila euro, e verrà invitato a Vancouver per fare da modello per una scultura gigante: la sua testa verrà "copiata" da uno scanner 3D e diventerà un monumento di 3 metri per 2 con tanto di targa che reca il suo nome. L'hashtag #iamvincent sta spopolando sui social, e sono milioni gli aspiranti Van Gogh che tentano di conquistarsi i favori del pubblico. Alcuni ricordano in modo impressionante il volto dipinto sui famosissimi autoritratti del pittore olandese, altri, un po' meno…

Celebrare il cambiamento

Coupland ha intenzione di non fermarsi qui: questo è solo il primo passo per mettere in piedi il progetto “Redheads”, una serie di sculture dedicate alle persone coi capelli rossi. Perché proprio loro? "Vorrei stimolare una discussione sulle nuove relazioni che intercorrono tra scienza, arte e globalizzazione", spiega Coupland. "I capelli rossi rappresentano la più recente mutazione umana di successo. Il due per cento della popolazione mondiale ha i capelli rossi e in Nordeuropa e nei Paesi occidentali questo numero può arrivare fino al sei per cento. Si tratta di un modo complicato per dire che non possiamo mai sapere quando un gene deciderà di mutare, e che tipo di caratteristiche produrrà. Questa magia genetica è un microcosmo del modo in cui tutta la vita sulla terra cambia, con il tempo. Vorrei che questa prima opera in bronzo sia eterna, ma vorrei anche che fosse intrisa dello spirito del Ventunesimo secolo".

Douglas Coupland è forse più noto come scrittore che come artista: egli è infatti l’autore del romanzo cult "Generazione X", uscito per la prima volta in Italia per Interno Giallo nel 1992 e poi per Mondadori nel 1996. É stato autore di molti altri romanzi di successo, come "Tutte le famiglie sono psicotiche" (2012) e "Le ultime 5 ore" (2012) pubblicati entrambi da Isbn Edizioni. Ma oltre ad essere un artista delle parole, Coupland ha sempre coltivato una passione fortissima per l'arte: nel 2000 ha iniziato ad occuparsi di arti visive, con un'influenza evidente della Pop Art e dell'arte concettuale. Coupland ha lavorato con vari media, privilegiando però la scultura: il progetto Redheads è solo l'ultimo di una serie di teste monumentali: la più famosa, "Gumhead", si trova a Vancouver ed è un autoritratto in fibra di vetro dell’artista su cui il pubblico è invitato ad appiccicare gomme americane masticate.

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