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50 volte Ammaniti. Buon compleanno Niccolò!

Oggi l’autore di storie cult come “Io non ho paura” e “Come Dio comanda” compie 50 anni. Da giovane ‘cannibale’ al Premio Strega, oltre vent’anni di successi ininterrotti.
A cura di Redazione Cultura
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Niccolò Ammaniti
Niccolò Ammaniti

Roba da non credere. Oggi, 25 settembre, Niccolò Ammaniti compie 50 anni. Di già. Eppure sembra ieri che questo giovane scrittore pubblicava il suo primo romanzo, "Branchie", scritto mentre fingeva di preparare esami all'università che non avrebbe mai dato. Così come sembrava ieri che i lettori italiani scoprivano l'istinto narrativo di questo scrittore molto fuori dal luogo comune del letterato italiano.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Col tempo – prima in qualità di esponente del movimento dei Cannibali, poi come autore di romanzi quali "Ti prendo e ti porto via" (Mondadori, 1999), prima del passaggio a Einaudi con "Io non ho paura" (2001), "Come Dio comanda" (con il quale ha vinto il Premio Strega, Mondadori, 2006), "Che la festa cominci" (2009), "Io e te" (2010) e l'anno scorso con "Anna" – Ammanniti si è affermato come uno degli scrittori italiani di culto della sua generazione.

Tradotto ovunque all'estero e, nonostante in Italia raramente critica e vendita dei libri coincida, spesso osannato anche dai critici letterari e dai suoi colleghi scrittori. I suoi romanzi sono spesso stati trasportati sul grande schermo, due volte da Gabriele Salvatores, addirittura da un grande maestro del cinema internazionale come Bernardo Bertolucci in "Io e te" nel 2012.

Quasi sempre le sue storie raccontano vicende di bambini, adolescenti e giovani, ed è per questo che, in un certo senso, tutti associamo Niccolò Ammaniti alla condizione giovanile, nonostante oggi compia cinquant'anni e non possa certo più dirsi un ragazzino.

In un certo senso, è possibile affermare che i suoi lettori sono cresciuti con lui, da ragazzone dinoccolato e dall'aria scanzonata a narratore maturo, capace di raccontare i mutamenti di questi ultimi trent'anni sempre dalla prospettiva dello storytelling e mai dall'approccio sociologico. Non resta, quindi, nell'attesa del suo prossimo libro, fare i migliori auguri di buon compleanno al "cannibale" Niccolò e approfittare della giornata di festa per rileggerci uno dei suoi libri.

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