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24 maggio, si celebra la Grande Guerra: l’Italia si ferma per un minuto di silenzio

Oggi il 100esimo anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra: il ricordo del conflitto e dei caduti con iniziative, mostre e dibattiti. Mattarella all’altare della patria.
A cura di Susanna Picone
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Cento anni fa, il 24 maggio 1915, l'Italia entrò ufficialmente nel primo conflitto mondiale. Per ricordare la Grande Guerra sono state organizzate numerose iniziative e oggi l’Italia si fermerà per un minuto di silenzio alle 15. In mattinata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona a Roma ai piedi dell’Altare della Patria per rendere omaggio alle vittime. Ad accompagnarlo c’era la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, ad accoglierli il capo dello stato maggiore della difesa, il generale Claudio Graziano. Durante le note del Silenzio, il presidente si è raccolto in un minuto di riflessione sulle vittime del primo conflitto mondiale. Mattarella ha dunque passato in rassegna i corpi militari, che gli hanno reso gli onori dopo l'Inno nazionale.

La Grande Guerra, che vide la contrapposizione delle forze dell’Intesa – Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia e loro alleati -, e gli Imperi Centrali – Austria, Ungheria, Germania e loro alleati, portò alla morte di ventisei milioni di persone. Cinque i fronti dei combattimenti. “È corale la commemorazione che il Governo ha riservato al 24 maggio, data che 100 anni fa segnò l'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale e che costò il sacrificio di 650mila caduti militari e circa 600mila vittime civili. Per ricordare, il Paese si ferma con un minuto di raccoglimento osservato alle ore 15 dalle istituzioni, dalla società civile e dal mondo dello sport”, è quanto riferisce una nota del governo.

Il minuto di silenzio in tutta Italia sarà scandito con una salva d'onore sparata da una squadra di militari in armi presso i monumenti ai caduti di 24 città, in tutte le Regioni, mentre nella Capitale il colpo partirà dal cannone del Gianicolo. I bambini delle scuole primarie porteranno come omaggio alle vittime una stella alpina realizzata con la carta, il simbolo della Grande Guerra combattuta tra le montagne. Anche lo sport ricorderà la Grande Guerra: calciatori e arbitri della Serie A scenderanno in campo con una maglia con la scritta “Ricorda” composta dai versi della poesie di Giuseppe Ungaretti. Stesso messaggio al braccio dei 600 podisti militari della staffetta “L'Esercito marciava”.

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