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120 anni fa Bram Stoker scrive “Dracula”: il vampiro più amato di sempre

Più di 160 film e innumerevoli tentativi di riscrittura non hanno intaccato il mito di “Dracula”: 120 anni fa l’irlandese Bram Stoker dava alle stampe il libro ispirato al principe Vlad ambientate in Transilvania.
A cura di Redazione Cultura
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Il 26 maggio del 1897 esce in libreria il romanzo "Dracula" scritto dall'irlandese Bram Stoker. Dietro la copertina gialla, apparentemente anonima, quel giorno di 120 anni fa sugli scaffali delle libreria del Regno Unito, nessun lettore poteva immaginare che si nascondesse l'ultimo grande romanzo gotico, nonché una delle storie più note di sempre. Così famosa da vantare innumerevoli tentativi di riscrittura, dal cinema alla letteratura, passando per il musical e il teatro. Eppure, come sempre accade, la genesi di quest'opera straordinaria, con protagonista il vampiro Nosferatu, arriva da un dettaglio apparentemente superficiale, occorso poco tempo prima al suo autore.

L'idea nata da un'indigestione di gamberi

Leggenda vuole, infatti, che l'idea di scrivere "Dracula", Bram Stoker l'ebbe dopo una ricca cena a base di gamberi in compagnia dell'amico ungherese Ármin Vámbéry, a cui seguirno dei forti incubi notturni. Da qui la decisione di ambientare la storia in Transilvania, in Ungheria, che Stoker non conosceva e che, tuttavia, grazie al suo "compagno di gamberi", riuscì così bene a riprodurre su carta.

Scritto in forma di stralci di diari e di lettere, il "Dracula" di Stoker riprese il mito già esistente del vampiro per realizzare un romanzo dalle atmosfere cupe, in cui la ricerca storica dell'autore crea un personaggio che incarna gli stereotipi negativi dello straniero.

Frankestein e Amleto i modelli di Stoker

Il romanzo, al pari del "Frankenstein" di Mary Shelley, si compone di passi tratti dai diari e dalle lettere dei protagonisti. Furono tanti, in ogni caso, i libri e i romanzi – oltre a un'accuratissima ricostruzione storica – a cui Bram Stoker si rifece per il suo capolavoro: da la "Storia di Arthur Gordon Pym" del maestro del brivido Edgar Allan Poe, fino all'"Amleto" di William Shakespeare.

In questi 120 anni, successivamente alla pubblicazione, sono stati tantissimi i tentativi di riscrittura in letteratura al cinema, eppure il "Dracula" di Stoker resterà per sempre l'inimitabile archetipo di storie di vampiri. Ispirato alle figure storiche del principe romeno Vlad II e suo figlio Vlad III, Dracula-Nosferatu è colui che non muore, il morto vivente, un personaggio più che mai inquietante che conduce il lettore fino alle radici dell'incubo, così Dracula rappresenta in modo originale l'eterna vicenda della lotta tra il Bene e il Male, sullo sfondo di una storia che scaturisce direttamente dall'inconscio di ciascuno di noi.

160 i film in cui compare Dracula

Tra le innumerevoli pellicole vi sono adattamenti – più o meno fedeli – del romanzo di Stoker (come il "Dracula di Bram Stoker" di Francis Ford Coppola), storie originali e opere in cui compaiono personaggi a lui legati. Secondo una stima sono circa 160 i film in cui compare il vampiro ideato da Bram Stoker in un ruolo principale, solo il personaggio di Sherlock Holmes appare in un numero maggiore di volte. Secondo il portale online Internet Movie Database, invece, il numero totale di pellicole che includono riferimenti a Dracula supera le 650.

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